Back
THE LAUNDROMAT

Venezia 76: The Laundromat, di Steven Soderbergh

Concorso

Parte parlando al pubblico The Laundromat.  I due narratori nonché protagonisti del nuovo film di Soderbergh. raccontano lo “scandalo” dei Panama Papers che nel 2016 denunciò i profitti illeciti di milioni di clienti coperti e favoriti da compagnie assicurative come Mossack e Fonseca.

Come The Big Short guardare con leggerezza a qualcosa di terribilmente sbagliato, capace di determinare le vite e i sogni di persone comuni, è la strategia più efficace per non sprofondare in una retorica moralistica. A differenza di Adam McKay, Soderbergh non fa una cronistoria dei fatti, arrivando al caso Panama Papers intrecciando le vicende degli antagonisti con quelle delle vittime.
Lo spunto è appunta tragico: la morte di uomo durante una gita in barca. Quando il coniuge interpretato da Meryl Streep troverà difficoltà nel ricevere il risarcimento dall’assicurazione, l’universo di paradisi fiscali, conti offshore, compagnie fantasma, alimentato dalla scaltrezza e dal cinismo di uomini come Mossack e Fonseca, assumerà forza, innescando una serie di eventi che porteranno la bolla ad esplodere.

Tutto il meccanismo dietro il sistema nel film ha il sapore della farsa. Il come la farsa entra nella vicenda è la chiave per confezionare un film che non vuole spiegare minuziosamente passaggi fittizi di proprietà e valori d’azioni quanto piuttosto far prendere confidenza con una realtà che influenza il nostro quotidiano.
Un processo capace di ricaricarsi e sopravvivere anche quando grossi scandali vengono denunciati e i colpevoli puniti.
Lontano dal colpevolizzare o giustificare, a Soderbergh interessano le dinamiche, gli intrecci secondari di un parco giochi di prestigio dove non conta quanto sia grande la sorpresa, è più importante fare credere che c’è ne sia una Questo da linfa e permette a uomini come Mossack e Fonseca di alimentare la corruzione e fare dell’evasione fiscale un motivo essenziale per vedere sorgere il sole.

Il fine di Soderbergh  diviene quindi mettere in luce e alla berlina quanto l’universo di scatole assicurative e finanziare nasca proprio nel paese, gli Stati Uniti, dove tutto è possibile. Eppure il camuffamento della verità tramite il bizzarro non sempre trova un bilanciamento, lasciando un vuoto tra la rappresentazione scenica e gli effetti nel quotidiano per gli individui.

Aggiungi un commento