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Domani a Lipsia anteprima del film d’animazione “Per tutta la vita” di Roberto Catani

Per tutta la vita (Ita/Fra 2018, col, 6′) è il titolo dell’ultimo cortometraggio del regista e animatore marchigiano Roberto Catani. Il lavoro sarà presentato domani in anteprima mondiale al prestigioso 61° Internationales Leipziger Festival für Dokumentar- und Animationsfilm di Lipsia. Dopo “La strada dei Samouni” di Simone Massi – in concorso all’ultima edizione del Festival di Cannes – arriva un altro successo che riconosce il prestigio universale della scuola marchigiana dell’animazione.


Per tutta la vita
è stato prodotto da Withstand e MIYU Production con il contributo del Ministero per i beni e delle attività culturali e del turismo/Direzione generale cinema, Regione Marche – Fondo di sviluppo regionale POR-FESR 2014-2020 e Fondazione Marche Cultura – Marche Film Commission, Arte France, CNC/Fonds de soutien audiovisuel.


Musiche e suoni sono stati realizzati da Andrea Martignoni, come per il precedente La testa tra le nuvole (2013) . Il film è completamente fatto a mano in oltre due anni di lavoro, senza dialoghi e, secondo la modalità che ha contraddistinto da sempre l’autore,  è realizzato nella maniera più artigianale possibile. I disegni sono realizzati con gesso, oilbar trasparente e puntasecca. Quest’ultima è una tecnica incisoria tradizionale da sempre tramandata dalla storica Scuola del Libro d’arte di Urbino dove il regista e animatore si è dapprima formato per poi diventare insegnante per oltre vent’anni. La sua attività artistica, unita a quella dell’ insegnamento, ha contribuito alla crescita di quella che oggi è riconosciuta universalmente come ‘scuola marchigiana‘, una generazione di animatori apprezzati in tutto il mondo.


Il film aggiunge un nuovo tassello alla poetica e alla ricerca stilistica che ha reso Catani un riferimento internazionale per l’animazione poetica tradizionale.
 Se da un lato la meraviglia dei disegni e dei colori agiscono sull’immediato, come una carezza allo sguardo dello spettatore, dall’altro viene sviluppata un’articolata e sapiente struttura cinematografica. La complessità della regia si manifesta soprattutto grazie al ‘movimento di macchina’ perenne che rincorre un esile filo narrativo dispiegandosi nel tempo secondo una sequenza di continue trasformazioni della materia; un delicato balletto metamorfico che restituisce la fragilità dell’immanenza. Il vibrare delle immagini, quel battito d’ali di farfalla che solo l’animazione su carta può dare, restituisce la caducità dell’esistenza, dell’uomo.


“Per tutta la vita” è un film universale e poetico che ci mette di fronte ad uno stato dell’essere che appartiene a tutti noi, alla nostra difficoltà di soffermarci sui sentimenti più nobili, nostri e degli altri, apprezzare e godere a pieno della condivisione, della maturazione che ogni transizione emotiva dell’esistenza comporta. Un’altra opera in cui Catani dimostra tutta la consapevolezza dell’onere del maneggiare immagini in movimento. “Il film è una sorta di meditazione – ha detto il regista e animatore marchigiano – perché con l’immagine comunichi, è importante, è una responsabilità, va pesata come si pesano le parole, in una società di immagini ancora di più”.

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