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Venezia 75: il programma ufficiale della Mostra del Cinema

Ciò che Cannes rifiuta Venezia accoglie. Il programma completo della Mostra del Cinema di Venezia conferma l’andamento delle ultime stagioni. Nessuna preclusione vero i film prodotti dalle piatteforme digitali e un giusto compromesso tra cinema autoriale, commerciale, intrattenimento e novità.

Come spesso accade le sorprese e le visioni meritevoli potrebbero arrivare dalle sezioni autonome e parallele: parliamo delle Giornate degli Autori e de La Settimana Internazionale della Critica

Una Mostra fiera della sua identità che non indietreggia: confermata la sezione ufficiale dei film in Virtual Reality.
Ad aprire il concorso ufficiale sarà Damien Chazellle che torna al Lido con First Man. Da segnalare sempre in concorso gli attesi Roma di Alfonso Cuaron, Suspiria di Luca Guadagnino e WHAT YOU GONNA DO WHEN THE WORLD’S ON FIRE? del marchigiano Roberto Minervini, ormai stabile da anni in America e in Orizzonti La profezia dell’Armadillo di Emanuele Scaringi tratto dall’acclamata opera di Zerocalcare.

Fuori Concorso grande attesa per l’esordio alla regia di Bradley Cooper. Folto il numero di produzioni provenienti dal digitale che ha suscitato la protesta delle associazioni degli esercenti per l’uscita in contemporanee in sale e sulle piattaforme.
I titoli Netflix presenti a Venezia sono ben 6: 22 July di Paul Greengrass (in concorso); il citato Roma di Alfonso Cuaron; The Ballad of Buster Scruggs di Joel e Ethan Coen (in concorso); Sulla mia pelle – film che parla della vicenda Stefano Cucchi- di Alessio Cremonini  (Orizzonti); The Other Side of the Wind (fuori concorso); They’ll love me when I’m dead (fuori concorso). Per Amazon oltre a Suspiria troviamo sempre in concorso Peterloo di Mike Leigh.

A presiedere la Giuria del Festival di Venezia ci sarà come noto Guillermo Del Toro (al link tutte le giurie).

Di seguito il programma ufficiale con le note di presentazione del direttore della Mostra Alberto Barbera.

CONCORSO:

FIRST MAN, di Damien Chazelle
“Uno dei film più attesi della nuova stagione, di cui sapete già molto.”

THE MOUNTAIN, di Rick Alverson
“Il nuovo film di regista premiato ma poco noto, con Tye Sheridan, Jeff Goldblum, Denis Lavant, Udo Kier. Un film di grande qualità visiva e di messa in scena, diverso da tutto il cinema americano cui siamo abituati.”

DOUBLE VIE, di Olivier Assayas
“Deliziosa e riuscitissima commedia con un grande cast, la storia di due coppie che s’incrociano in vari modi, e un’intelligentissima riflessione su come son cambiante le nostre vite di intellettuali dopo la rivoluzione digitale.”

THE SISTER BROTHERS, di Jacques Audiard
“Doveva essere a Cannes, è un western europeo girato in Europa con cast e troupe interamente americane, di autenticità assoluta, tratto da un romanzo. Grande ironia e una riflessione sulla mitologia del west, che viene rispettata e smontata.”

THE BALLAD OF BUSTER SCRUGGS, di Joel e Ethan Coen
“Il nuovo film dei Coen prodotto da Netflix, composto da sei episodi dai toni molto diversi, pieno di citazioni, con in mezzo di tutto. Un film sulla morte della mitologia del west e sull’America di oggi.”

VOX LUX, di Brady Corbet
Secondo film del regista di L’infanzia di un capo, con Natalie Portman e Jude Law. Sorprendente storia di una ragazza che diventa una grande star del pop, con tutto quello che questo comporta.”

ROMA, di Alfonso Cuaron
“Un altro dei titoli più attesi, Cuaron ci ha messo cinque anni a realizzarlo. Un film su un periodo della vita della sua famiglia, in bianco e nero, girato in assoluta libertà, dove l’autenticità assoluta si mescola all’inventiva e alla creatività.”

22 JULY, di Paul Greengrass
“La ricostruzione minuziosa di Greengrass della strage di Utøya, e di quello che è avvenuto dopo, con il processo a Breivik e la difficile ripresa delle sue vittime.”

SUSPIRIA, di Luca Guadagnino
“La sorpresa sarà il film in sé, il più ambizioso di Guadagnino, pensato per anni, con un cast impressionante, con Tilda Swinton in tre ruoli diversi.”

OPERA SENZA AUTORE, di Florian Henckel von Donnersmarck
“Il nuovo del regista di Le vite degli altri, un film molto ambizioso sulla storia della Germania dall’avvento del Nazismo fino agli anni Settanta.”

THE NIGTHTINGALE, di Jennifer Kent
“Avevamo già notato The Babadook, ora abbiamo voluto l’ opera seconda di Jennifer Kent, la storia di una donna e di un ufficiale in cerca di vendetta all’inizio dell’Ottocento.”

THE FAVOURITE, di Yorgos Lanthimos
“Altro film grandemente atteso, con un cast straordinario: la storia di Anna d’Inghilterra, della rivalità tra due cortigiane, raccontata come può un autore provocatorio come Lanthimos.”

PETERLOO, di Mike Leigh
“Ultima fatica del grande regista inglese, un brutto episodio rimosso della storia inglese che riecheggia il presente e una riflessione senza tempo sul Potere.”

CAPRI-REVOLUTION, di Mario Martone
“Ideale conclusione di una trilogia di Martone: dopo il Risorgimento, dopo Leopardi, ora racconta la vigilia della I Guerra Mondiale attraverso la storia di una pastorella di Capri che scopre una comunità di artisti e intellettuali europei che vive nel segno della libertà più assoluta.”

WHAT YOU GONNA DO WHEN THE WORLD’S ON FIRE?, di Roberto Minervini
“Un film sul razzismo della società americana, che in questi anni è riesploso ancora più violento di quanto si pensava potesse fare. Tre ritratti: due giovani adolescenti neri, una barista nera, e le Black Panther, rinate.”

SUNSET, di Lazlo Nemes
“Nuovo atteso film del premio Oscar per Il figlio di Saul, ambientato alla vigilia dello scoppio della II Guerra Mondiale. Uno straordinario talento visivo e narrativo, un film ambiziosissimo che richiede grande sforzo di partecipazione da parte dello spettatore.”

FRERES ENNEMIS, di David Oelhoffen
“Un polar con Matthias Schoenaerts, Reda Kateb e Adel Bencherif su tre amici cresciuti assieme che si ritrovano ai lati opposti della legge.”

NUESTRO TIEMPO, di Carlos Reygadas
“Prima volta a Venezia per lui, un nuovo tassello nella ricerca formale e narrativa di Reygadas che parte da elementi naturalistici e realistici per approdare a qualcosa di fantastico e indifinibile, con il regista e la moglie che recitano nei panni di loro stessi mentre cercano di costruire una coppia sessualmente aperta.”

AT ETERNITY’S GATE, di Julian Schnabel
“Nuovo film di Schnabel sugli anni trascorsi da Van Gogh nel sud della Francia prima di essere internato in manicomio; il tentativo di raccontare quello che accadeva dentro la sua testa, con Dafoe, Amalrid, Mikkelsen, Isaac.”

ACUSADA, di Gonzalo Tobal
“Una scommessa, l’opera seconda di un giovane regista argentino, un film tesissimo che fa riferimento a eventi reali.”

KILLING, di Shinya Tsukamoto
“Il Ritorno di Tsukamoto, autore che rinnova continuamente sé stesso, un film di samurai con protagonista uno di loro che si scopre incapace di uccidere.”

FUORI CONCORSO:

THE OTHER SIDE OF THE WIND, di Orson Welles
“Il film più atteso, presentato a Venezia in prima mondiale, prodotto da Netflix. Un lavoro incredibile costato anni di fatiche a Frank Marshall che ha completato l’inedito di Welles.”

THEY’LL LOVE ME WHEN I’M DEAD, di Morgan Neville
“Un documentario proprio su quel film di Orson Welles, che prende il titolo da una sua frase.”

L’AMICA GENIALE, di Saverio Costanzo
“Le prime due puntate della serie HBO di Saverio Costanzo tratta dai romanzi di Elena Ferrante.”

IL DIARIO DI ANGELA – NOI DUE CINEASTI, di Yevant Gianikian
“Omaggio a una grande artista come Angela Ricci Lucchi, un film di montaggio con materiali d’archivio e inediti.”

A LETTER TO A FRIEND IN GAZA, di Amos Gitai
“Documentario breve di uno dei registi che più riflette sulla questione israelo-palestinese.”

AQUARELA, di Viktor Kossakovsky
“Il lavoro di un grande documentarista che era a Venezia otto anni fa, sull’acqua, senza parole, pura fascinazione visiva.”

EL PEPE, UNA VIDA SUPREMA, di Emir Kusturica
“Documentario di Kusturica su Pepe Mujica, che sarà a Venezia.”

PROCESS, di Sergei Loznitsa
“Documentario basato su materiali inediti, filmati dei processi staliniani iniziati negli anni Trenta a Mosca. Uno in particolare, che venne montato come film di propaganda voluto dallo stesso Stalin.”

CARMINE STREET GUITARS, di Ron Mann
“Doc su un piccolo artigiano che costruisce chitarre a mano, con materiali di recupero, nel Village di New York.”

ISIS, TOMORROW: THE LOST SOULS OF MOSUL, di Francesca Mannocchi e Alessio Romenzi
“Girato in Iraq da due reporter italiani, un film impressionante. Per scoprire e non rimuovere.”

AMERICAN DHARMA, di Errol Morris
“Nuovo di Errol Morris su Steve Bannon, un loro dialogo. Erano compagni d’università, ora sono su fronti opposti.”

INTRODUZIONE ALL’OSCURO, di Gaston Solnicki
“Doc di un giovane autore argentino girato a Vienna nei mesi successivi alla morte di Hans Hurch, direttore della Viennale.”

1938 DIVERSI, di Giorgio Treves
“Doc sull’emanazione delle leggi razziali in Italia, impressionante per la capacità di mostrare il presente attraverso il passato.”

YOUR FACE, di Tsai Ming-Liang
“Nuovo di Tsai Ming-Liang, più vicino all’arte che al cinema in senso stretto.”

MONROVIA, INDIANA, di Frederick Wiseman
“Il regista è andato in un piccolo paese dall’Indiana fuori da tutto, in un una piccola comunità rurale attraverso il cui racconto si comprende perché Trump ha vinto le elezioni.”

UNA STORIA SENZA NOME, di Roberto Andò
“Un grande stilista del cinema italiano, il suo film che cerca più direttamente il contatto col pubblico. Un film sul cinema e sul non detto della politica italiana, girato come un thriller, ma molto divertente.”

LES ESTIVANTS, di Valeria Bruni Tedeschi
“Largamente autobiografico, il racconto di un’estate nella villa di famiglia della regista, con un grande cast, compresa madre, nonna e servitù di casa Bruni-Tedeschi. Divertente e amaro.”

A STAR IS BORN, di Bradley Cooper
“Inizia a Venezia il suo percorso verso gli Oscar il quarto remake di questa storia popolarissima.”

MI OBRA MAESTRA, di Gaston Duprat
“Opera seconda dell’argentino dopo El Ciudadano Ilustre, scritta dal fratello Andres, una commedia sul mondo dell’arte contemporanea. Ci si diverte moltissimo.”

A TRAMWAY IN JERUSALEM, di Amos Gitai
“Tutto ambientato in un tram che gira per Geruslamemme. Ancora una riflessione sui conflitti da parte di Gitai, che vuole mostrare la possibilità della convivenza.”

UN PEUPLE AT SON ROI, di Pierre Schoeller
“Ricorstruzione di quel periodo che va dalla presa della Bastiglia alla decapitazione di Luigi XIV, una ricostruzione libera e creativa, ma anche documentaria. Con un grande cast.”

LA QUIETUD, di Pablo Trapero
“Torna Trapero con una sorta di seguito di El Clan; ancora la storia un clan familiare a cavallo tra la fine dittatura e l’arrivo democrazia in Argentina, ma senza il filtro del genere.”

DRAGGED ACROSS CONCRETE, di S. Craig Zahler
Dal regista di Brawl in Cell Block 99, una violenta crime story con Vince Vaughn e Mel Gibson che tiene inchiodati alla sedia.”

SHADOWS, di Zhang Yimou
“Ritorno a Venezia e al wuxia di Zhang Yimou, il conflitto tra due gruppi feudali con una lavoro sulla messa in scena incredibile. Un salto di qualità rispetto agli ultimi film del cinese.”

ORIZZONTI:

SULLA MIA PELLE, di Alessio Cremonini – Film d’apertura
“Dedicato alla vicenda di Stefano Cucchi. Distacco, rispetto, onestà intellettuale ma grande impegno civile. Alessandro Borghi protagonista di un’interpretazione incredibile.”

KRABEN RAHU (MANTA RAY), di Phuttiphong Aroonpheng
“Esordio thailandese che a qualcuno ricorderà Apichatpong, con riferimenti diretti ma una linea molto originale.”

SONI, di Ivan Ayr
“Film indiano su una giovane poliziotta che reagisce con violenza al maschilismo della società.”

OZEN (THE RIVER), di Emir Baigazin
“Film formalmente e stilisticamente rilevante, a conferma di un grande talento visivo e narrativo.”

LA NOCHE DE 12 AÑOS, di Alvaro Brechner
“I 12 anni di prigionia di Pepe Mujica durante gli anni di lotta alla dittatura uruguayana. Film di grande tensione.”

DESLEMBRO, di Flavia Castro
“Opera prima prodotta da Walter Salles, fortemente autobiografica ma capace di trascendere e diventare universale.”

ANONOS (THE ANNOUNCEMENT), di Mahmut Fazil Coskun
“Film satirico, sottilmente ironico, storia di un colpo di stato in Turchia.”

UN GIORNO ALL’IMPROVVISO, di Ciro d’Emilio
“Opera prima con Anna Foglietta, un piccolo film da non sottovalutare.”

CHARLIE SAYS, di Mary Harron
“Nuovo film di Mary Harron sulle donne di Charles Manson.”

AMANDA, di Mickhael Hers
“Opera prima francese, film intelligente e delicato, da non spoilerare.”

THE DAY I LOST MY SHADOW, di Soudade Kaadan
“Una di quelle scoperte arrivate quasi per caso, ‘l’opera di due sorelle (una produttrice) che hanno fatto in film sulla condizione femminile in Siria, impressionante spaccato su una delle realtà più tragiche degli ultimi decenni.”

L’ENKAS, di Sarah Marx
“Opera prima francese che racconta del tentativo di reinserimento di un giovane appena uscito dal riformatorio.”

THE MAN WHO SURPRISED EVERYONE, di Natasha Merkulova e Aleksey Chupov
“Film sorpredente su un guardiacaccia ex militare, un uomo rigoroso che scopre di essere gay, con tutta una deriva fantastica.”

MEMORIES OF MY BODY, di Garin Nugroho
“Una serie di tematiche di grande rilievo politico e sociale, nella storia vera di un coreografo tradizionale indonesiano gay, e del tentativo di un regime reazionario di impedire la messa in scena di spettacoli tradizionali.”

AS I LAY DYING, di Mostafa Sayyari
L’iraniano che ci ha colpito di più per la voglia di cercare un linguaggio nuovo.

LA PROFEZIA DELL’ARMADILLO, di Emanuele Scaringi
“Adattamento della celebre storia a fumetti di Zerocalcare.”

STRIPPED, di Yaron Shani
“Film israeliano, il primo di una trilogia praticamente già finita, esordio di un grande talento.”

JINPA, di Pema Tseden
“Ritorno del regista tibetano di Tarlo, prodotto da Wong Kar-Wai, una storia sul doppio e l’ambiguità.”

TEL AVIV ON FIRE, di Sameh Zoabi
“Commedia satirica sui conflitti culturali tra isrealiani e palestinesi che esplodono in forme drammatiche nella realtà.”

SCONFINI ( che prende il posto di Cinema nel Giardino):

BLOOD KID, di Ramin Baharani
“Doc su un ragazzo condannato a morte per aver ucciso il padre. Impressionante.”

IL BANCHIERE ANARCHICO, di Giulio Base
“Approccio teatrale, da un lungo racconto di Pessoa, messo in scena in maniera molto originale.”

IL RAGAZZO PIU FELICE DEL MONDO, di Gipi
“Ritorno di Gipi al Lido.”

ARRIVERDERCI SAIGON, di Wilma Labate
“Doc su una storia di cui si è persa la memoria, la storia una band di ragazze toscane che vengono scritturate per un tour in Oriente e si ritrovano a dover suonare per gli americani in guerra contro i Vietcong.”

THE TREE OF LIFE – EXTENDED CUT, di Terrence Malick
“La prima versione del film, che dura 180 minuti, curata dalla Criterion.”

L’HEURE DE LA SORTIE, di Sebastien Marnier
“Un film strano che tratta di argomenti di grandissima attualità: dell’atteggiamento dei giovani nei confronti dei grandi temi di oggi. Ricorda alla lontana Il villaggio dei dannati.”

MAGIC LANTERN, di Amir Naderi
“Primo film di Naderi su Hollywood, film inconsueto per lui, suo rapporto con la mitologia di Hollywood. Con Jacqueline Bisset.”

CAMORRA, di Francesco Patierno
Altro straordinario lavoro di montaggio di Patierno, un ritratto della mafia campana e di Napoli.

VENEZIA CLASSICI:

IL GOLEM – COME VENNE AL MONDO, di Paul Wegener
Essi vivono, di John Carpenter
La notte di San Lorenzo, di Paolo e Vittorio Taviani
Il posto, di Ermanno Olmi
L’ascesa, di Larisa Shepitko
Il luogo senza limiti, di Arturo Ripstein
The Brick and the Mirror, di Ebrahim Golestan
Desideri nel sole, di Jacques Roziers
L’anno scorso a Marienbad, di Alain Resnais
A qualcuno piace caldo, di Billy Wilder
La strada della vergogna, di Kenji Mizoguchi
Il portiere di notte, di Liliana Cavani
La volpe folle, di Tomu Uchida
La città nuda, di Jules Dassin
The Killers, di Don Siegel
The Killers, di Robert Siodmak
Morte a Venezia, di Luchino Visconti
Nulla sul serio, di William A. Wellman

VENEZIA CLASSICI DOCUMENTARI:

THE GREAT BUSTER, di Peter Bogdanovich
WOMEN MAKING FILMS: A NEW ROAD MOVIE THROUGH CINEMA, di Mark Cousins
HUMBERTO MAURO, di ANDRE DI MAURO
LIVING THE LIGHT – ROBBIE MULLER, di Claire Pijam
24/25 IL FOTOGRAMMA IN PIU’, di Giancarlo Rolandi e Federico Pontiggia
NICE GIRLS DON’T STAY FOR BREAKFAST, di Bruce Weber
FRIEDKIN UNCUT, di Francesco Zippel

 

Fonte per le note del direttore della Mostra: Comingsoon

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